– iniziano a scomparire le leggi a tutela dei lavoratori.
Il concetto di schiavismo viene sdoganato, reso quasi accettabile alla percezione comune. E scompaiono silenziosamente, così che il cittadino e lavoratore onesto possa accorgersene solo quando una malaugurata congiuntura gli avrà scoperto le spalle e lo avrà reso indifeso.
-le parti sociali a tutela dei lavoratori si arroccano sempre più su posizioni formali e di maniera.
Scompare la sostanza e la consistenza che le caratterizzava prima. Rimangono simulacri vuoti che giustificano l’esistenza di apparati mastodontici.
– la classe dirigente sbatte in faccia agli “inferiori” i suoi privilegi, noncurante della realtà sociale circostante.
Questo perché quei privilegi sono insegne di potere che hanno lo scopo di ribadire e di sottolineare l’esistenza di una classe di oligarchi che lo gestisce.
– scompare il concetto di LUDICO.
Tutto quello che è legato al divertimento diventa reato, a meno che non sia creato ad hoc dall’oligarchia.
-le merci in vendita sono sempre più povere e di scarsa qualità.
Avete mai visto un negozio sovietico o uno nella Grecia dei colonnelli?
Povertà e miseria, dalle stoffe al confezionamento.
Ovviamente ci si può rivolgere alle grandi firme. Chi può. Per gli altri, esiste un unico grande mercatino rionale, suddiviso in tanti negozi nei quali già all’ingresso ti stordisce l’odore di sintetico e la pretenziosità volgare delle confezioni.
-Il cittadino sa di non poter contare sulle istituzioni,
che in gran parte gli sono ostili, e diventa sempre più servile nei confronti delle stesse, mettendo in atto una sorta di captatio benevolentiae che dovrebbe, a suo giudizio, assicurargli una vita migliore. A scapito del vicino, del collega, del socio, del collaboratore.
E ORA, DITEMI…
In quanti di questi segnali vi imbattete ogni giorno nella nostra bella Italia?